Nuova classificazione sismica del territorio lombardo

In questi ultimi giorni sono stati pubblicati due importanti provvedimenti: il
differimento del termine di entrata in vigore della nuova classificazione sismica del territorio
in Lombardia e la legge regionale 12 ottobre 2015 n. 33, concernente le "Disposizioni in
materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche".

Il primo provvedimento (D.g.r. 8 ottobre 2015 n. 4144) posticipa al 10 aprile 2016
l’entrata in vigore dei nuovi livelli di classificazione sismica dei comuni lombardi.

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La nuova legge regionale, invece, affida ai Comuni il compito – in precedenza
assegnato alla regione – di autorizzazione e vigilanza concernenti le costruzioni in zona
sismica (il testo della nuova legge viene accluso alla presente).

Riservando ad un prossimo approfondimento la valutazione generale dei due
provvedimenti regionali, si evidenzia da subito che secondo l’art. 12 della legge in
commento “Tutti coloro che in una zona sismica di nuova classificazione abbiano iniziato e
non ultimato una costruzione prima dell’entrata in vigore del provvedimento di
classificazione sono tenuti a farne denuncia, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del
provvedimento stesso, allo sportello unico per l’edilizia, che provvede a trasmetterla agli
uffici competenti”.

La delibera, inoltre, precisa che nelle more dell’entrata in vigore della nuova
classificazione sismica, nei Comuni che saranno riclassificati dalla zona 4 alla zona 3
(come i Comuni bergamaschi) tutti i progetti delle strutture riguardanti nuove costruzioni –
pubbliche e private – devono essere redatti in linea con le norme tecniche vigenti nelle
zone 3, anche al fine di evitare che al momento dell’entrata in vigore della nuova
classificazione sismica (ossia il 10 aprile 2016) siano in corso costruzioni non ancora
adeguate e che potrebbero richiedere interventi particolarmente gravosi in termini
sia tecnici che economici.